Via Appia Segmento 01

Dal Grande Raccordo Anulare(G.R.A.) di ROMA-uscita Appia al Sepolcro dell’Imperatore GALLIENO

 

Iniziamo l’esplorazione della Via Appia dal Grande Raccordo Anulare di Roma.

Siamo al VII miglio da Porta Capena, l’originale miliare del VII miglio è oggi sulla balaustra del Campidoglio, e sul lato opposto si trova quello del I miglio.
 
Di qui a Genzano la strada prosegue rettilinea per 24 km e, fino alla località Frattocchie, è fiancheggiata da muretti di pietra che la separano dai terreni privati. Quest’opera, assieme ad altre iniziate nel XVII secolo per il ripristino degli aspetti storici e monumentali dell’antica “Regina viarum, furono completate con Papa Pio IX nel 1852.
 
Ciononostante il tratto dal VII al IX miglio è particolarmente degradato ed è oggetto di un piano di recupero ambientale del Parco Regionale dell’Appia Antica. Sono tuttavia sempre visibili il selciato originario e molti monumenti.
 
In coincidenza con il sottopasso del Grande Raccordo Anulare è stato collocato nel 2005 un cippo commemorativo simboleggiante le tre religioni monoteiste che hanno accompagnato la storia della Via Appia.
 
Poi vediamo a sinistra diversi sepolcri ed un grande edificio semicircolare, e con la semicupola crollata. Questo, ornato di marmi e statue, poteva essere un’ esedra (*) sepolcrale, o secondo altri, un edificio imponente per impressionare i viandanti all’arrivo nell’URBE, antico nome di ROMA.
 
Più avanti a sinistra incontriamo un sepolcro ad edicola (*) in mattoni a tre nicchie, per due semicolonne e per una statua.
 
Ancora più avanti a sinistra vediamo un sepolcro a colombario (*) ed a destra un’alto sepolcro non meglio descritto.
 
Poco dopo l’incrocio con Via degli Armentieri, a destra troviamo un sepolcro semisommerso dalla vegetazione ed un sepolcro a mausoleo (*) in calcestruzzo (*). Subito oltre ancora un sepolcro a mausoleo seguito da uno spiazzo con una selva di colonne troncate appartenenti ad un quadriportico di epoca repubblicana (*)dedicato alla divinità mitologica Silvano e costruito per la sosta ed il ristoro dei viandanti, o secondo altri, un’area sacra dedicata all’eroe mitologico Ercole.
 
Segue poi a sinistra un’altro sepolcro ad edicola simile al precedente, ma in migliori condizioni in quanto una semicolonna integra è in opera in una nicchia.
 
Sempre a sinistra vediamo un’altro sepolcro circolare detto “Berretta del Prete” per la sua caratteristica forma. Nell’alto medioevo fu trasformato in Chiesa ma successivamente abbandonato.
 
Dopo l’incrocio con la Via di Fioranello e la contigua Via dell’aeroscalo, troviamo un’altro sepolcro a mausoleo e poi al IX miglio, da cui la statio Ad Nonum I , il sepolcro dell’Imperatore Gallieno (253-268 d.C.). L’edificio si compone di una camera circolare su due piani coperto da una cupola e circondato da colonne.
 
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(*)  Vedi : calcestruzzo,
  epoca repubblicana,
  esedra,
  sepolcro a colombario,
  sepolcro a edicola,
  sepolcro a mausoleo,

nel glossario.