Via AppiaSegmento 25

Da Masseria GALEONE (Mesochorus) a BRINDISI (Brundisium)

 

Questo segmento è solo in parte riconoscibile per il percorso rettilineo di una strada secondaria che punta ad Oria, probabile statio Urbius (Uria,Urias,Ories).

Solo mediante aerofotografia se ne può ipotizzare il percorso che passa vicino un sito messapico (*) in località Vicentino.

Nei pressi di Masseria Amosso troviamo tracce di un tempio messapico.

Da Oria per strade minori, ma rettilinee, si riesce a seguire il probabile percorso della Via Appia attraversando antiche località messapiche ed incontrando alcune Cappelle (Madonna di Gallano, Santa Cecilia) o costruzioni tipiche.

La statio Scamnum si trovava probabilmente nell’area cinta da una fortificazione messapica detta “Il Paretone” in località Masseria Muro.

La Via Appia vi passa costeggiando le mura su un percorso campestre entro un grandioso bosco di ulivi che si dirige in linea retta verso Mesagne.

Di qui l’antica via è sepolta dalla SS7 – Via Appia moderna, fino a Brindisi (Brundisium)(**).

Unica e simbolica testimonianza storica della Via Appia è il trionfale “terminal” espresso con un prospetto monumentale e scenografico da due colonne di marmo alte 19 m poste sopra un’alta gradinata davanti al mare come un faro verso l’Oriente.

Una sola ha resistito al tempo, mentre la seconda, crollata per un terremoto è stata rimontata a Lecce per reggere la statua del Patrono Sant’Oronzo.

Queste, assieme al “Settidozio” monumentale “ouverture” posta a Porta Capena (Roma), furono fatte installare dall’ Imperatore Settimio Severo (193-211 d.C.) a ricordo dei restauri da lui eseguiti su tutta la Via Appia ed anche sulla variante traianea.

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(*)  Vedi messapico

nel glossario.

(**) Vedi Brindisi (Brundisium)

merita una visita.