Via AppiaSegmento 23

Da GRAVINA IN PUGLIA (Silvium) a PALAGIANO (Ad Canales)

 
Questo segmento attraversa un bel territorio coltivato, ma non conserva alcun reperto storico.

Nei pressi di Murgia Catena si suppone sia stata la statio Blera, forse la Masseria Jesce, che altri pongono vicino ad Altamura (**).

Dopo la Masseria Jesce la Via Appia-tarantina prosegue verso Castellaneta (**) passando per la Masseria Viglione e raggiungendo Masseria Candile, sito probabile della statio Sublupatia.

Una bella maiolica moderna che illustra il percorso della Via Appia è stata posta sul fontanile della Masseria Candile.

Prima dello Iazzo Semeraro (*) si può riconoscere una sepoltura arcaica scavata nella roccia.

Dopo Masseria Candile la Via Appia segue un percorso di difficile individuazione verso Palagiano (Ad Canales) perchè deve attraversare diverse gravine (*) (di Monte Camplo, di Santo Stefano, di Castellaneta, di Lenne).

Poichè ogni gravina oggi si presenta, a causa delle alluvioni, in forma (larghezza e profondità) diversa dall’epoca romana è difficile individuare il punto ove presumibilmente esisteva un guado.

Di fronte a Castellaneta, circondata da una profonda gravina, si trova l’isolato Monte S. Trinità (411 m) sede di un’abitato peucetico (*) cui si è sostituito un castello normanno.

Superata Castellaneta, a pochi chilometri da Palagiano vediamo un bel reperto vicino alla SS7 – Via Appia moderna.

Si tratta di un bel recinto rettangolare, detto “Parete Pinto” di 56 x 40 m, profondo circa 2 m in opus reticolatum (*) utilizzato probabilmente come recinto per greggi di pecore ad uso della statio Ad Canales.

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(*)  Vedi : gravine,
Iazzo,
opus reticolatum,
peucetico

nel glossario.

(**)  Vedi : Altamura (5 km), 
Castellaneta 

meritano una visita.