Via AppiaSegmento 18
Da ARPAIA (Caudium) a BENEVENTO (Beneventum)
Questo segmento è completamente nascosto sotto la SS7 – Via Appia moderna, ma tutti gli antichi ponti originali sono stati distrutti nella seconda guerra mondiale.
Da Arpaia a Montesarchio, l’antica Caudium, è un unico rettilineo che attraversa un bel pianoro.
Dopo Montesarchio la Via Appia scavalca più volte il torrente Corvo con diversi ponti:
– il Tufaro a tre arcate per 40 m totali e largo 6,5 m (vedi G02 – Galliazzo n.226).
– l’Apollosa (ricostruito) a tre arcate per 26 m totali e largo 6,1 m (vedi G02 – Galliazzo n.218).
– il Corvo a due arcate di 7,5 m ciascuna (vedi G02 – Galliazzo n.220).
Lungo la strada troviamo un’Epitaffio (*) pontificio del XVII secolo indicante il confine del territorio di Benevento, enclave dello Stato della Chiesa nel territorio del Regno di Napoli.
Prima di arrivare a Benevento (Beneventum, ex Maleventum), la via Appia si separa dalla SS7, per seguire il torrente Serratella ed attraversare il ponte Leproso sul fiume Calore (vedi G02 – Galliazzo n.219).
Pochi metri prima del ponte si conserva un sepolcro in calcestruzzo (*).
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(*) Vedi : | calcestruzzo, |
Epitaffio |
nel glossario.