Via AppiaSegmento 16

Da CAPUA (Casilinum) a VILLA GALAZIA (Calatia)

Questo segmento è completamente perso nella struttura urbana di Capua attuale, corrispondente all’antica Casilinum e della contigua Santa Maria Capua Vetere, corrispondente all’antica Capua.

All’ingresso della città di Capua la Via Latina (oggi Via Casilina) confluiva nella Via Appia ed attraverso un monumentale ponte augusteo (*), distrutto nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, attraversava il fiume Volturno.

L’accesso al ponte dalla campagna era stato protetto dall’Imperatore Federico II di Svevia (1194-1250) nel 1239 con due torri ed una porta monumentale, ma il tutto fu distrutto una prima volta nel 1557 dalle armate spagnole.

La città di Santa Maria Capua Vetere attuale prese il nome dall’antica poichè in età medioevale assunse notevole importanza, come attestano il Castello normanno ed i bei palazzi e strade. E’ sede inoltre del Museo Campano che conserva materiale archeologico legato all’antica storia di Capua.

All’ingresso di Santa Maria Capua Vetere (**) troviamo l’arco di Adriano, opera originariamente imponente a tre fornici, della quale oggi restano tre nude pile ed un solo fornice.

Poco dopo, sulla sinistra, si conserva in buono stato l’anfiteatro (foto 1 e foto 2) (*) che per dimensioni è secondo dopo il Colosseo.

All’uscita della città troviamo due importanti ed originali sepolcri conservati in buone condizioni:

– il primo sulla sinistra, detto “Le carceri vecchie“, è un’edificio basso e circolare di 22 m di diametro in opus incertum (*) a tre piani.

– il secondo sulla destra, detto “La Conocchia“, è un’alto edificio a base quadrangolare terminante con una torretta cilindrica.

Subito dopo la strada punta direttamente a Maddaloni e nella pianura circostante conserva il reticolo viario creato dalla centuriazione romana nel II secolo a.C.

In località Villa Galazia si doveva trovare la statio Calatia di cui sono in corso le ricerche.

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vale una visita.