Via AppiaSegmento 14

Da FORMIA (Formiae) a MONDRAGONE (Sinuessa)

 

Questo segmento è irriconoscibile poichè stravolto dallo sviluppo urbanistico della città di Formia (Formiae), antichissima città aurunca (*).

In essa e nei dintorni si conservano resti delle ville utilizzate per i soggiorni estivi in epoca repubblicana (*) ed imperiale (*) (Cicerone, Munanzio Planco a Gaeta).

Oltre Formia (Formiae) la Via Appia, in parte sepolta dalla SS7 – Via Appia moderna, raggiunge l’antica Minturnae (**) con un lungo rettifilo ai lati del quale restano ruderi di sepolcri. Mentre la moderna Minturno è più a monte.

Alla sinistra vediamo il bellissimo e ben conservato acquedotto romano con 150 arcate.

A Minturnae la Via Appia passa al centro della città antica fra portici di tabernae ed il Foro.

Ripresa la SS7 – Via Appia moderna, attraversiamo il fiume Garigliano su un moderno ponte lasciandone a destra uno sospeso costruito nel 1832 su progetto del napoletano Ing. Luigi Giura (1795-1864), spettacolare testimonianza delle capacità imprenditoriali del Regno di Napoli (*).

Di qui la SS7 – Via Appia moderna, si dirige verso la SS6 – Via Casilina (antica Via Latina) – che raggiunge 6 km prima di Capua l’antica Casilinum. Invece la SS7 quater – variante della Via Appia moderna,  segue il tracciato della Via Appia parallelo al litorale fino a Sinuessa (**), antica colonia fondata nel 296 a.C. a difesa della Via Appia, oggi in parte sepolta dal mare e in parte dal parco della residenza “Baia azzurra”.

In località Cellole si stacca una variante della Via Appia, costruita solo dopo il 296 a.C. quando il territorio di Sessa Aurunca (**) fu completamente pacificato, che accorcia il percorso per Capua (Casilinum).

Dopo Cellole, in località Torre San Limato, troviamo una villa romana sul mare.

Proseguendo sulla SS7 quater incontriamo Sinuessa, dove si conservano i resti di un grande anfiteatro e del tessuto urbano, comprese molte strade ancora basolate ed un’iscrizione abbandonata.

Subito dopo la Via Appia si separa dalla SS7 quater, che prosegue per Pozzuoli col nome di Via Domiziana su percorso dell’antica Via Domiziana romana.

Nel tronco successivo, fino a Mondragone sono state rilevate altre vestigia antiche (ville, cisterne, pavimentazioni in opus spicatum (*), acquedotti e terrapieni ).

A Mondragone sono riemersi diversi tratti di strada basolata (*) in località “Casino La Starza“. Qui, ove sorgeva la statio Pagus Sarclanus, accanto al Cimitero sono stati effettuati scavi di una villa ed un sepolcreto.

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(*)  Vedi : aurunca,
basoli,
epoca imperiale,
epoca republicana,
opus spicatum,
Regno di Napoli

nel glossario.

(**)  Vedi : Minturnae,
Sessa Aurunca,
Sinuessa

valgono una visita.