Via Flaminia “militare” Segmento 3

da località POGGIO CASTELLUCCIO a BRENTO (BRINTUM)

 

Questo segmento si sviluppa sempre in quota sull’Appennino con allineamento Fiesole-Bologna.

Si attraversiano boschi e prati con significative vestigia della Via Flaminia “militare”.

Al Poggio Castelluccio si riconosce il vallo protettivo di un’antico castelliere ligure e nelle vicinanze una costruzione diruta, possibile ricovero per viaggiatori …senza epoca!

Più oltre, in coincidenza del vocabolo “Il Poggiaccio”, la strada costeggia un bacino artificiale posto a poca distanza da un pianoro.

Poichè in epoca contemporanea si trova una sola fonte d’acqua lungo tutto il percorso di attraversamento di questa parte dell’Appennino, si può ipotizzare che il laghetto fosse stato costruito per raccogliere le acque di disgelo ed abbeverare cavalli e viandanti.
Inoltre il pianoro contiguo sembra idoneo ad un’accampamento di soldati o viandanti.

Prosegue la strada in direzione di Madonna dei Fornelli, ed in vocabolo “Piana degli ossi” i ricercatori Cesare Agostini e Franco Santi hanno scoperto un piccolo stabilimento di produzione di calce con 6 fornaci. Il luogo è stato completamente esplorato con una campagna di scavi nel 1989 ed oggi è in abbandono.

Superato al Monte Bastione (1.190 m) il confine fra Toscana ed Emilia-Romagna, si vedono ancora consistenti tronchi in basolato e nelle vicinanze un’antica cava di pietre.

Da questo punto in poi si perdono le testimonianze visibili del tracciato e, fino a Bologna, si possono solo seguire gli attuali sentieri escursionistici (*) e la viabilità moderna.

Particolare attenzione meritano i ruderi dell’antica Chiesa di S. Ansano, distrutta nella seconda guerra mondiale, a poca distanza da Brento.

——————-

(*) vedi “La via degli Dei” in bibliografia