Via AppiaSegment 04

Da ARICCIA (Aricia) a Monte CAGNOLETTO  (Sublanuvio)

 

L’antica Aricia si trovava nella valle di un’antico lago prosciugato, fondo di un cratere vulcanico, mentre l’attuale Ariccia ne era l’Acropoli.

Pochi sono i resti visibili dell’antica Aricia, come la porta Sud detta Bastio del Diavolo, oggi utilizzata come rotatoria automobilistica, ma in questa valle si nasconde una delle opere di ingegneria più importanti della Via Appia.

Si tratta del viadotto di Ariccia lungo 230 metri alto fino a 13 metri che permette alla strada di superare l’orlo sud dell’antico cratere. Recentemente la strada, ancora basolata, è stata ricoperta di asfalto a vantaggio della circolazione locale e non si riconosce più l’originalità e l’imponenza dell’opera.

Solo prendendo una stradina a destra, ed entrando in un campo privato possiamo ancora vedere quest’opera del 312 a.C. tuttora intatta ed utilizzata allo stesso fine!

Dopo il viadotto entriamo in Genzano dove recentemente è stata rimessa in luce la Villa degli Antonini.

All’uscita di Genzano, prima della località Monte Cagnoletto, probabile statio Sublanuvio, possiamo vedere, in uno slargo della strada attuale, il miliare del XIX (19) miglio intestato all’Imperatore Nerva (96-98 d.C.).

Qui termina con il miliare di Nerva il primo rettifilo di 24 km da Roma.